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ChabadRoma Blog

Gli ultimi aggiornamenti sulle attività di Chabad Lubavitch a Roma.

Just do It!

C'è una nota marca di abbigliamento sportivo che ha come claim pubblicitario "Just do it". Invita a non metterci troppo tempo tra il pensare una cosa e farla.

Bene, rav Shalom Ber Hazan ha fatto proprio questo modo di vivere. Solo così ci si può spiegare come un giovane rav abbia avuto il tempo di sposarsi, avere 4 figli e mettere su una struttura multi-tasking come il tempio di Monteverde, che comprende un Gan e che all'occorrenza si trasforma in galleria espositiva e centro ricreativo.

Aggiungiamoci una buona dose di sense of humour e di attenzione a quel che accade intorno e si ha una serata divertente come quella di Domenica 23 Dicembre a cui ho avuto il piacere di pertecipare insieme ad altri amici.Oltre ad una mostra di quadri ad opera di Settimio Zarfati e Giacomo Sciunnach.

Si è assistito ad uno spettacolo divertente e vivace dal nome che è tutto un programma: Sex and The Ghetto nato da un'idea felicissima di Giordana Sermoneta con la collaborazione di Mirella Calò, vere eroine della commedia dialettale giudaico - romanesco.

 

Ora, la tematica non sembra proprio aappropriata al luogo , al contesto e al fatto che il tutto fosse stato organizzato da un rav. Ma le apparenze ingannano e quando l'intrattenimento è fatto con garbo, acume e simpatia c'è poco da scandalizzarsi.

Abbiamo condiviso un momento di gioia. Speriamo ce ne siano altri.

Miriam Brindisi

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Dance 403 from JabMedia on Vimeo

Una Richiesta d'Aiuto alle 11 di Notte

Lo scorso Sabato sera si è tenuta la serata di gala della Fondazione Schneerson all'Hotel Excelsior. Circa trecento persone hanno partecipato ai festeggiamenti, tra loro anche l'on. Gianni Alemanno, sindaco di Roma, e l'on. Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio. Il tema della serata era la luce e come il movimento Chabad la sparge nei quattro angoli della terra.

Durante la serata diversi ospiti hanno potuto condividere i loro pensieri su come Chabad ha avuto un impatto nella loro vita. Tra loro la Dottoressa Franca Coen ha raccontato di un episodio accaduto una ventina di anni fa, quando lavorava all'orfanotrofio Pittigliani. Un ragazzo di origne russa frequentava il centro, e viveva con la madre che aveva molti problemi emotivi e fisici e non era in grado di prendersi cura del figlio, la situazione era diventata insostenibile e disperata.

La Dott.ssa Coen sapeva che il padre del ragazzo si trovava a New York, ma non aveva idea di dove vivesse ne di come contattarlo, chiamò Rav Hazan alle 11 di notte per chiedergli di aiutare a trovare il padre del ragazzo che si trovava nella Grande Mela. Rav Hazan si attaccò al telefono con i suoi colleghi nella città e dopo diversi tentativi riuscì a trovare il padre il giorno dopo!

Il padre era ben felice di assumersi la responsabilità del figlio, e il ragazzo era felicissimo di avere un genitore sano con il quale poter vivere. Il ragazzo è cresciuto bene, e ha conseguito una laurea... 

 

Non È Mai Troppo Tardi...

Nel 1967, pochi giorni prima della guerra dei Sei Giorni, il Rebbe di Lubavitch lanciava mivtzà tefillìn, la campagna per incoraggiare ragazzi e uomini ebrei ad indossare i tefillìn. Il Rebbe enfatizzò che questa mitzvà fungerà da merito e come sicurezza spirituale. Il 3 Giugno di quell'anno il Rebbe annunciò pubblicamente che ogni uomo ebreo indossi i tefillìn, in un telegramma speciale inviato ai soldati di Tzahal, egli incoraggiò loro di indossarli durante la giornata se non era possible farlo di mattina e li diede la sua benedizione che tornassero tutti a casa, ricordandoli che Il Guardiano d'Israele non dorme. Sharon.jpg

Da allora chassidìm di Chabad in tutto il mondo hanno adottato questa campagna, incoraggiando uomini ebrei religiosi e non, ad indossare i tefillìn ovunque essi siano, che si vada in un negozio, in aeroporto, per strada...ovunque è possibile incontrare un chassìd che aiuta un ebreo a mettere i tefillìn. E anche a Roma...Rav Hazan, Rav Menachem, Rav Ronnie e Rav Shalom dedicano una parte delle loro giornate alla campagna dei tefillìn, dando l'opportunità a centinaia di persone di compiere questa mitzvà importante. 100_0887.JPG

Proprio la settimana scorsa Rav Menachem ha venduto un paio di tefillìn a tre adulti che non ne avevano mai posseduto un paio prima, ha messo tefiillìn su decine di persone e venduto una sessantina di mezuzòt!

Nella prima foto in alto, Ariel Sharon indossa i tefillìn davanti al Kotel nel 1967.

Nella seconda foto, un ebreo romano indossa i tefillìn davanti al Colosseo lo scorso Dicembre. 

 

Da una generazione all'altra

Più di trent'anni fa iniziava l'ormai tradizionale seudà shlishìt nell'appartamento di Rav Ytzchak e Sarah Hazan, in via Lorenzo il Magnifico. Decine di uomini, donne e bambini, professionisti, commercianti, studenti, turisti e chi no, si riunivano ogni Shabbat pomeriggio per pregare minchà, per studiare parole di Torà, cantare, e ovviamente, cibarsi dei deliziosi dolci di Sarah come per concludere lo Shabbat con arvìt e la havdalà insieme.

Prima della seudà si ha la possibilità di studiare un shiùr con Rav Hazan, di chiedergli domande e ricevere risposte, di confrontarsi con altre persone... 

Oggi la tradizione continua, decine di ragazzi dai tredici anni in su, e uomini e donne di tutte le età frequentano la seudà shlishit, molti dei giovani sono figli e nipoti dei frequentatori originali...la tradizione continua...

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