ChabadRomaBlog: Quando sente la parola Pesach a cosa pensa?
Donatella Limentani Pavoncello: Penso all'aiuto che D-o ha dato al Suo popolo oppresso con prodigi straordinari. Ogni giorno, soprattutto quando leggo la Tefillà, sento che Lui mi è vicino e mi protegge come ha protetto i miei fratelli, gli Ebrei sottomessi, facendoli uscire dall'Egitto.
CBR: Pesach a Roma quando lei era bambina e Pesach adesso nel 2011, sono diversi o uguali?
Le cerimonie di Pesach sono sempre le stesse, sia nelle preghiere al Tempio che nei Sedarim delle prime due sere. Da bambina la prima sera noi festeggiavamo in famiglia, la seconda andavamo alla scuola elementare "Vittorio Polacco". C'erano lunghe tavolate per gli adulti ed altre tante per gli alunni con le loro insegnanti.
A turno leggevamo cantando un versetto dell'Haggadah seguite con orgoglio dalla nostra Morà. Dopo tanti anni mi sono trovata io, insegnante della scuola media "Angelo Sacerdoti" a seguire i miei allievi in quella stessa sede. Ormai in pensione da diversi anni, faccio i due Sedarim con la mia famiglia.
CBR: Quali sono i sapori di Pesach per lei? Un piatto preferito?
DLP: I sapori di Pesach per me sono quelli simbolici che si trovano nel vassoio. Il sapore che mi piace di più è quello delle Azzime al vino e all'arancio. Il piatto preferito sono i carciofi fritti interi detti "Alla Giudia" dai non Ebrei che li cucinano a spicchi.
CBR: Quando inizia a preparare la casa per Pesach?
DLP: Inizio a fare le pulizie di casa da Purim, lasciando in ultimo la cucina.
CBR: C'è qualcos'altro che vuole condividere?
DLP: Pesach non a caso si chiama " festa della nostra libertà". " Nostra" perchè ognuno di noi ripete ogni anno la liberazione dalla schiavitù egiziana. Il Pesach più memorabile della mia vita è stato quello fatto con i miei familiari alla fine della seconda guerra mondiale, dopo aver festeggiato al Tempio Maggiore la riottenuta libertà.
CBR: Infine un augurio da parte sua ai lettori di Chabadroma Blog..
DLP: Auguro ai lettori ChabadRoma Blog di trascorrere felicemente la festa di Pesach! E nella speranza che anche in future tutti noi possiamo sentirci liberi.
"AM ISRAEL HAI"
ChabadRoma Blog ringrazia Benedetta Giorgia Sabatello per la gentilissima collaborazione.