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Cari Amici,
In una delle preghiere di Rosh Hashanà, diciamo: “Regna su tutto il mondo con il Tuo onore”, “melóch al haolam kulò bichvodecha.”
Come mai chiediamo al Sign-re di regnare su tutto il mondo? Perché Rosh Hashanà è il giorno della creazione dell’uomo, dell’umanità intera, ed in questo giorno D-o giudica tutti gli esseri umani, Ebrei e Gentili. Perciò è giusto pregare per il benessere del mondo in questo giorno propizio, con la speranza anche, che tutti accettino la maestà del Sign-re, il Re dell’universo.
Mi soffermo un attimo sulla preghiera, visto che è un’attività che prenderà molto del nostro tempo durante le due giornate di Rosh Hashanà. La parola ebraica per preghiera, tefillà, significa connessione, infatti tramite la tefillà ci uniamo al Sign-re, il nostro Creatore. Questi giorni solenni sono momenti propizi, quando la connessione è più sentita e il nostro destino per l’anno viene esaminato e deciso.
Apriamo i nostri libri di preghiera qui sotto, allo stesso tempo che i libri del nostro destino sono aperti in Cielo. È auspicabile quindi che si preghi con attenzione, concentrazione e devozione con la certezza che sicuramente il Sign-re ascolterà le nostre richieste, come è scritto “Shomea tefillòt amcha Israel berachamìm” “Ascolta le preghiere del tuo popolo Israel con misericordia”. Siamo certi che Hashem accetterà tutte le nostre preghiere ed è con questa certezza che ci approcciamo alla tefillà di Rosh Hashanà, il servizio del cuore, con gioia.
Il Rebbe di Lubavitch insegna che il desiderio che l’essere umano ha per cose materiali può essere radicato nella profondità della propria anima. Nonostante forse non si è consci della motivazione spirituale dei desideri materiali, considerandoli magari fisiologici o psicologici, trovando pure vari motivi per spiegare cosa si desidera e perché, effettivamente però, è una forza più profonda che sprona la nostra volontà. Come mai un ebreo desidera figli, oggetti o successo materiale? Perché la sua anima ha il desiderio inespresso di compiere lo scopo Divino collegato a queste benedizioni apparentemente materiali.
Chiediamo quindi, le benedizioni Divine per cose materiali e spirituali, preparando un ricepiente ad accogliere le Sue benedizioni, ovvero incrementando lo studio della Torà, delle buone azioni e della tzedakà, le tre colonne che mantengono il mondo come è scritto nelle Massime dei Padri.
Stiamo per inaugurare l’anno 5773, tav, shin, ayin gimmel, gimmel come gadòl, grande, che questo sia un anno grande, materialmente e spiritualmente.
Auguro a tutti un anno di buona salute, una lunga vita e una pronta guarigione a chi ne ha bisogno, prosperità, gioia e solo buone cose, che quest’anno segni la fine di tante sofferenze per gli Ebrei di Roma e per tutti, l’inizio di una nuova era con l’avvento di Mashiach, presto nei nostri giorni amen.
Shanà tovà umetukà,
Rav Ytzchak Hazan
Chabad Lubavitch di Roma
PS. Come ogni anno offro l'opportunità di fare le kapparòt prima di Kippur, donando i soldi ai bisognosi in Israele. È possibile contribuire online tramite paypal o carta di credito al link: http://www.chabadroma.o/1859369 oppure lasciare una busta a casa mia, al Kosher point in Via G Boni, al Gan Chaya o il Gan Rivkà.
Spero di vedervi tutti il 23 Settembre alla Giornata di Studio.